Giocando e sognando si impara tutto più in fretta, e anche imparare a leggere diventa un piacere.
Cos’hanno in comune un asino, un elefante, un ippopotamo, un orso e un…uovo? No, non è un indovinello ma l’inizio della nostra storia, e se vi sentite confusi di fronte a questa strana riunione provate a immaginare come dovevano sentirsi i nostri amici al ritrovarsi in questa curiosa circostanza.
Cos’hanno in comune un asino, un elefante, un ippopotamo, un orso e un…uovo? No, non è un indovinello ma l’inizio della nostra storia, e se vi sentite confusi di fronte a questa strana riunione provate a immaginare come dovevano sentirsi i nostri amici al ritrovarsi in questa curiosa circostanza.
Molti di loro non avevano mai visto questo strano oggetto e si guardavano l’un l’altro senza dire una parola. Per primo intervenne l’asino, che al contrario di quello che si crede era il più perspicace di tutti gli animali: “sembra una scatolina ben sigillata, cosa ci sarà dentro?” e aggiunse l’orso, da attento osservatore com’era “è rotondeggiante ma non è tondo, è biancastro ma non è bianco...uno strano oggetto davvero!”
L’elefante, che non era affatto paziente e voleva risolvere questo rompicapo, interpellò direttamente l’oggetto...ehm l’uovo: “Come ti chiami?” e al vedere che non otteneva nessuna risposta aggiunse “Sei strano e silenzioso ma non sembri pericoloso...magari col tempo potremo diventare buoni amici”.
E l’ippopotamo? Non voleva certo essere da meno dei suoi amici e decise che sarebbe stato lui a scoprire l’origine dello strano oggetto.
Si armò di coraggio e si avvicinò a quella minuscola cosa rotondeggiante mentre l’asino, l’elefante e l’orso non osavano neanche respirare.
Era ormai a un palmo dall’uovo quando si sentí un “piooo” e l’uovo si mosse leggermente, come se tremasse.
“È vivo!” esclamarono in coro.
E fu cosi che, senza sapere bene cosa fosse, l’asino, l’elefante, l’ippopotamo e l’orso decisero di adottare l’uovo e se ne presero cura con amore.
L’orso mise a disposizione la propria casa, una grotta al riparo sul fianco della montagna, per mantenere l’uovo al sicuro da ogni pericolo: “nella mia grotta nessuno oserà disturbarlo” disse.
L’asino aggiunse: “e per farlo riposare su un comodo lettino gli regalo un ciuffo delll’erba più tenera che cresce nel mio giardino”
L’elefante si offrì di occuparsi dell’acqua per lavare e rinfrescare l’uovo nelle giornate più calde, portandola fino alla grotta nella sua proboscide.
E l’ippopotamo? Forse non lo sapete ma aveva una voce dolce e delicata, perfetta per cantare ogni sera una ninna al piccolo uovo.
E fu cosi che grazie alla protezione dell’orso, al soffice giaciglio dell’asino, rinfrescato dall’elefante e cullato dalle canzoni dell’ippopotamo dall’uovo ben presto nacque un vispo anatroccolo!
Clicca qui per scaricare le tavole con le vocali da colorare.
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Bellissima storia
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